Devi aprire la Partita Iva per la prima volta e sei assalito da dubbi e incertezze? Non preoccuparti! In questo articolo ti fornirò 5 consigli utilissimi per entrare nel mondo della Partita Iva e impostare nel miglior modo possibile il rapporto professionale con il tuo Commercialista.
Il mondo della Partita Iva, soprattutto per chi non ne ha mai aperta una, può generare diversi dubbi o creare confusione. Attraverso questa guida ti spiegherò in maniera semplice e diretta quali sono gli elementi chiave per iniziare con la tua attività, in modo tale da essere preparato quando andrai a richiedere la prima consulenza al tuo Commercialista.
INDIVIDUA IL CODICE ATECO PIU’ IDONEO
Uno dei primi aspetti che dovrai affrontare con il tuo consulente è la definizione del Codice Ateco che dovrai associare alla tua attività.
Ma che cos’è il Codice Ateco? Non è altro che un codice numerico che individua l’attività che andrai a svolgere con la tua Partita Iva. Per farti un banale esempio, qui sotto ti mostro il mio Codice Ateco, utilizzato per svolgere l’attività di Dottore Commercialista:
Codice Ateco 69.20.11: “Servizi forniti da Dottori Commercialisti”
Ma perché è così importante il Codice Ateco? Attraverso il Codice Ateco andremo a comunicare all’Agenzia delle Entrate quale sarà l’attività che andremo a svolgere. Inoltre il Codice Ateco influenzerà in maniera diretta sia la tua tassazione che la tua posizione previdenziale. Infatti, se deciderai ad esempio di adottare il regime forfettario, il Codice Ateco ti servirà per conoscere il tuo coefficiente di redditività. Per quanto riguarda la tua posizione previdenziale invece, in base all’attività comunicata, dovrai iscriverti ad una delle Gestioni Inps (Gestione Separata o Artigiani e Commercianti) oppure ad una delle Casse di Previdenza private (io ad esempio sono iscritto alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti).
Hai dubbi su quale sia il tuo Codice Ateco? Attualmente vi sono numerosi Codici Ateco, tuttavia non è semplice individuare quello corretto, soprattutto per i nuovi business digitali che non sono stati completamente normati dal nostro legislatore. Ti invito quindi a individuarlo correttamente insieme al tuo Commercialista spiegandogli in maniera dettagliata l’attività che andrai a svolgere. Ti lascio inoltre un link dove potrai ricercare il Codice Ateco più idoneo alla tua attività.
SCEGLI IL REGIME FISCALE PIU’ ADATTO ALLE TUE ESIGENZE
Una volta individuato il Codice Ateco dovrai scegliere il regime fiscale da adottare. Attualmente i regimi tra cui scegliere sono tre:
Regime Forfettario: Se stai aprendo per la prima volta la Partita Iva, molto probabilmente sceglierai questo regime fiscale. Questo perché il regime forfettario presenta svariati vantaggi tra cui:
- Tassazione agevolata al 15% (ridotta al 5% per i primi 5 anni).
- In fattura non si applica l’Iva e la ritenuta d’acconto.
- Minori adempimenti burocratici con conseguente riduzione del costo del Commercialista.
Valuta con il tuo Commercialista se possiedi i requisiti per accedere a tale regime e se è il più conveniente per te.
In questo link puoi trovare i servizi da me offerti per i contribuenti in regime forfettario. Se hai domande sentiti libero di chiedermi ciò che vuoi nel form presente in pagina.
Contabilità Semplificata: Se non possiedi i requisiti per accedere al regime forfettario oppure il regime forfettario non è conveniente per te (ad esempio perché sostieni molti costi per la tua attività) allora potrai accedere alla contabilità semplificata, che ti permetterà di dedurre i costi della tua attività in maniera analitica. In questo caso il Commercialista dovrà predisporre per te un numero maggiore di adempimenti (come ad esempio la dichiarazione annuale Iva) e di conseguenza anche la sua parcella mensile sarà più onerosa rispetto al regime forfettario.
Contabilità ordinaria: Se stai aprendo la Partita Iva per la prima volta difficilmente adotterai la contabilità ordinaria, a meno che tu non decida di iniziare il tuo business attraverso l’utilizzo di una società di capitali (es. Srl o Srls). In questo caso dovrai necessariamente adottare la contabilità ordinaria. Si tratta di una contabilità più strutturata e complessa delle due precedenti che abbiamo analizzato ed è quindi anche la più impegnativa dal punto di vista economico da gestire.
Valuta molto bene con il tuo Commercialista quale regime fiscale adottare. Una scelta corretta è decisiva per ottimizzare il tuo carico fiscale e quindi pagare le giuste imposte.
LA TUA POSIZIONE PREVIDENZIALE
Quando decidi di aprire la tua Partita Iva, non dimenticare di parlare con il tuo Commercialista della posizione previdenziale. Difatti, la tipologia di attività che andrai a svolgere, determinerà a quale gestione previdenziale dovrai iscriverti. Salvo alcune eccezioni, sappi che le opzioni che ti troverai davanti generalmente sono tre:
Gestione Separata Inps: Ti dovrai iscrivere alla Gestione Separata Inps se sei un libero professionista senza cassa di previdenza specifica. I professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps pagano i contributi in percentuale al proprio reddito imponibile nelle stesse scadenze previste per il pagamento delle imposte.
Gestione Artigiani e Commercianti: Ti dovrai iscrivere in questa specifica sezione dell’Inps se svolgi la tua attività come imprenditore o artigiano. In questo caso dovrai effettuare dei versamenti fissi trimestrali ed eventualmente un conguaglio a fine anno.
Cassa di previdenza privata: Alcune professioni non prevedono l’iscrizione all’Inps, per il semplice motivo che l’aspetto contributivo è disciplinato da Casse di Previdenza private (es. gli avvocati hanno la Cassa Forense). Per le regole di versamento, in questo caso, dovrai far riferimento al regolamento specifico della Cassa privata.
Ovviamente in questo caso non si tratta di una vera e propria scelta che dovrai fare, dato che la tua posizione contributiva è diretta conseguenza dell’attività che svolgi, tuttavia è sicuramente un importante aspetto da affrontare con il tuo Commercialista, che dovrà spiegarti come gestire le relative scadenze e versamenti.
SCEGLI ACCURATAMENTE IL TUO COMMERCIALISTA
Sembra un suggerimento banale ma non lo è. Quando affidi la tua contabilità ad un professionista è bene fare le giuste valutazioni tenendo conto di diversi aspetti. Eccone alcuni che vorrei consigliarti:
Verifica se gestisce business simili al tuo.
Un Commercialista che è già preparato sulle tematiche riguardanti la tua attività sarà in grado di fornirti consigli ed indicazioni più precise, permettendoti di risparmiare tempo e minimizzare gli errori. Ad esempio se sei un copywriter potrebbe essere opportuno non affidarsi a professionisti che gestiscono prevalentemente business “fisici” ma a professionisti che sono abituati ad avere a che fare con business digitali e che ne conoscono le caratteristiche.
Scegli se hai bisogno di un Commercialista in presenza o se è più comodo uno online.
In base alle tue esigenze dovrai scegliere se per te è meglio un Commercialista in presenza oppure uno che svolge la sua attività prevalentemente online. Alcuni ritengono necessario interagire di persona con il Commercialista sia per le consulenze che per la consegna dell’eventuale documentazione. Tuttavia, recarti dal tuo Commercialista di persona, anche se poche volte l’anno, può sottrarre tempo alla tua attività e alla tua vita privata.
Un Commercialista che opera online invece, può farti risparmiare tempo e denaro, rendendo di conseguenza più efficiente la tua attività.
Verifica se il tuo Commercialista è effettivamente un Commercialista abilitato.
Se hai deciso di affidarti ad un Dottore Commercialista verifica che sia regolarmente abilitato ed iscritto all’Albo. Puoi farlo inserendo nome e cognome in questo link dell’Ordine Nazionale dei Commercialisti.
Un ultimo consiglio sulla parcella del professionista.
Ho lasciato l’aspetto economico per ultimo perché non lo considero il motivo principale per cui scegliere un Commercialista piuttosto che un altro. Tuttavia è comunque necessario che il preventivo sia quantomeno allineato con gli adempimenti che il Commercialista andrà a svolgere per te. Questo significa che dovrai stare alla larga da preventivi esageratamente elevati ma allo stesso tempo ti consiglio di guardarti molto bene da accettare preventivi eccessivamente bassi. Potrebbe voler dire che la tua attività non godrà delle attenzioni e del lavoro necessario per svolgere tutti gli adempimenti in maniera diligente e professionale.
PREPARA TUTTI I DOCUMENTI NECESSARI
A seconda dell’attività che andrai a svolgere, dovrai preparare dei documenti che saranno necessari per le pratiche burocratiche relative alla tua Partita Iva. Qui ti vado ad elencare alcuni dei documenti principali di cui avrai bisogno:
Carta d’identità e Codice Fiscale
Questi documenti ti serviranno sempre, sia che tu intenda svolgere un’attività professionale sia che tu intenda svolgere un’attività imprenditoriale. Ne avrai bisogno per compilare l’anagrafica dei modelli da trasmettere all’Agenzia Delle Entrate ed eventualmente ad altri Enti (Inps, Camera Commercio, Inail, ecc.).
Credenziali SPID
Se hai deciso di aprire la Partita Iva, non potrai assolutamente fare a meno delle credenziali SPID, ovvero le credenziali della tua identità digitale, che ti permetteranno di accedere all’area riservata dei vari Enti (Agenzia Entrate, Inps, Entrate Riscossione, ecc.). Assicurati quindi di aver attivato lo SPID.
Casella Pec
La Pec è obbligatoria solo per le attività che prevedono l’iscrizione nel Registro delle Imprese, tuttavia ti consiglio di attivarne una a prescindere. Come ben sai, le comunicazioni tramite Pec hanno lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento, con il vantaggio di sostenerne il costo solo una volta l’anno a differenza delle raccomandate cartacee. Inoltre sono sempre più gli uffici che accettano comunicazioni solo tramite tale mezzo. Per farla breve, la Pec ti semplificherà la vita, e di molto!
Firma digitale
Anche in questo caso, si tratta di uno strumento obbligatorio solo per gli imprenditori che devono presentare la pratica di apertura in Camera di Commercio (la pratica si chiama “Comunica”). Per i professionisti la firma digitale non è necessaria.
Che cos’è la firma digitale? È uno strumento che ti permette di firmare tramite pc documenti digitali con lo stesso valore della firma autografa (a penna). A differenza della Pec ti consiglio di attivare la firma digitale solo se prevedi di averne necessità in futuro, dato il costo piuttosto elevato per il suo acquisto.
Attestati e certificati
Per lo svolgimento di alcune attività è richiesto il possesso di determinate abilitazioni professionali o certificazioni. Tieni a portata di mano i documenti che attestano il possesso di tali requisiti, ti serviranno sicuramente in fase si apertura della tua Partita Iva.
RICHIEDIMI UNA CONSULENZA
Spero che tu abbia trovato utili questi consigli sull’apertura della Partita Iva. Se devi iniziare la tua nuova attività ed hai altre domande puoi contattarmi utilizzando il modulo presente nella pagina.
Se invece vuoi conoscere i servizi che offro per i contribuenti in regime forfettario puoi consultare questa pagina.
Io sono Marco Acierno, Dottore Commercialista iscritto presso l’Albo di Roma. Assisto dal punto di vista fiscale professionisti ed imprenditori in tutta Italia. Il mio obiettivo è quello di fornire ai miei clienti un Commercialista online che sia in grado spiegare con parole semplici e comprensibili il mondo del fisco e dei tributi.
Ti aspetto in consulenza!